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venerdì 8 gennaio 2010

Settantadue blog da aggregare

I blog tradizionali della speleologia, oggi 8 gennaio 2010, sono 72.
A settembre 2008, data vicina al primo Barcamp di Speleologia di Narni, i blog speleo erano solo 44.
Detto così il dato potrebbe sembrare buono, anzi ottimo; considerando anche lo sviluppo che la comunità speleologica sta sperimentando in facebook questo sembrerebbe un risultato eccezionale... ma non è affatto così, e lo dimostro sempre con i numeri, almeno per i blog:
Nel settembre 2008 c'erano solo 44 blog, ma 22 di questi erano stati aggiornati almeno una volta nell'ultima settimana.
Oggi i blog speleo italiani sono molti di più, cioè 72, quasi il doppio... ma solo 22 di loro sono stati aggiornati nell'ultima settimana.
Praticamente lo stesso numero di blog aggiornati un anno fa ce li ritroviamo aggiornati oggi.
Dei 72 blog, 19 non vengono aggiornati da più di 6 mesi, praticamente morti e sepolti.

Uno dei principali indicatori di salute di un blog è la frequenza di aggiornamento. Il blogger può scrivere anche una marea di minchiate, fuffa, affari personali, ma rinfrescando ogni tanto il suo blog fa si che qualcuno torni a leggere quello che ha scritto. Un blog che non viene aggiornato per più di sei mesi è morto. Non assurge più al suo scopo.

Cominciamo a parlare di qualità: A che serve un blog se l'ultima notizia avverte che a settembre 2009 comincia il corso di speleologia? Non serve a niente, ma.

Ma potrebbe servire comunque a fare rete e ad informare i lettori accidentali, se:
- ha inserito a suo tempo dei link permanenti a siti speleologici in forma e duraturi
- ha inserito le notizie scorrevoli della scintilena
- ha inserito le notizie di ultraspeleo

Caro blogger speleo, hai fatto queste cose anche se non aggiorni il tuo blog da più di sei mesi? Se si, bene, altrimenti togli il tuo blog che è solo mondezza di pagine morte e abbandonate nel mare della spazzatura presente su internet.

Mi viene da chiedermi: Dove sono andati a finire quelli che scrivevano sul blog? probabilmente stanno cazzeggiando su facebook, che non mi piace affatto per molti motivi che non sto qui a spiegare, ma il primo è che quello spazio non è proprio e non lascia molta libertà per la pubblicazione e l'impostazione delle proprie pagine. E' un rincorrersi dentro facebook con pochi sbocchi verso l'esterno di internet.

1 commento:

Pietro ha detto...

Carissimo, anche io ho commesso l'errore di credere e cedere alle lusunghe di Facebook, rimanendo però deluso. Nonostante sia pratico, comodo e veloce non risponde alle mie esigenze di divulgazione dell'attività speleo. Un blog ben fatto, con tutti gli accessori da te elencati e aggiornato con contenuti importanti ogni settimana è senz'altro più efficace e alla lunga utile per tutto l'universo speleo.