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lunedì 10 gennaio 2011

Il Diritto di Cronaca e diritto all'informazione

Il diritto di cronaca consiste nel diritto a raccontare i fatti per come accadono, con ogni mezzo ritenuto idoneo. Tale diritto deriva direttamente dalla norma che tutela la libertà di espressione, sancita dall'art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana. (fonte Wikipedia)

In Italia il diritto di cronaca è strumento utile ai giornalisti, ma con Internet, i Blog e i Social Network il problema della libertà di stampa e del diritto di cronaca è diventato veramente grave. La politica italiana indirizzata sempre più verso la limitazione dei diritti e limitazione della libertà di espressione dei singoli, negli ultimi anni ha dato colpi micidiali ad ognuno di noi, blogger o semplici fruitori della rete divenuti con i socialnetwork tutti editori di se stessi.
Il primo sciagurato tentativo di regolamentazione del diritto di cronaca fu il Decreto Urbani, ancora in vigore, che equipara un sito internet e un blog ad una testata giornalistica. Di fatto, i blogger italiani sono praticamente tutti fuori legge, e si escludono i blogger della lobby dei giornalisti.
La legge italiana attuale vieta di tenere un blog aggiornato giornalmente perchè sarebbe equivalente di un periodico.
Secondo leggi fatte in Italia nel ventennio, è fatto obbligo ai possessori di internet di inviare le copie dei loro prodotti editoriali alle biblioteche nazionali di Roma e Firenze.
Se non si è iscritti all'Albo dei Giornalisti e si scrive sul proprio blog si rischia di incorrere nel reato di Stampa Clandestina.
La situazione è drammatica soprattutto in Italia dove i poteri della politica si sommano ai poteri degli altri media storicamente controllati dalla politica, quali TV e Giornali, e spesso i media tradizionali con il loro grande mezzo di disinformazione di massa, il TG, diffondono messaggi allarmanti sulla necessità di regolarizzare la diffusione delle notizie su internet. Le "notizie su internet" vengono contrastate notevolmente dai Media tradizionali, che vedono nei blogger freelance pericolosi divulgatori di notizie non controllate, quindi possibili detentori di un potere che finora era delegato soltanto ai politici e ai giornalisti controllati dai politici.
Fortunatamente la notevole diffusione dei mezzi informatici di fatto impedisce il controllo della rete, e in Italia l'informazione su internet è libera, anche se ovviamente deve sottostare alla legge italiana.
La legge italiana comunque impone un grave limite ai blogger e proprietari di siti: In caso di denuncia o avviso di denuncia, spesso l'autorità giudiziaria procede di fatto all'azione di censura cautelativa o censura preventiva, per cui i blog vengono oscurati e censurati prima dell'emissione di una sentenza di colpevolezza, ma solo "per sentito dire".

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